Lo sapevi che

La danza è la prima espressione artistica del genere umano perché ha come mezzo di espressione il corpo.

La danza classica ha origini in Italia. Le danza più famose del Rinascimento sono: la pavana (lenta), il saltarello (veloce), la gavotta (moderata)

Viene poi perfezionata in Francia sempre nel Rinascimento e vennero formalmente stabilite le regole e nomi per i passi e i movimenti.

Nel 1581 in Francia fu allestito il primo "balletto" (in senso moderno) della storia: Le ballet comique de la Reine, ad opera dell'italiano Baldassarre Baltazarini da Belgioioso.

Nell'Ottocento, il secolo nel quale la danza femminile prevalse su quella maschile, le gambe iniziarono a divenire visibili e poco dopo la metà del secolo, venne introdotto un gonnellino più corto, il tutù ed iniziarono ad apparire le scarpette da punta. La tecnica delle punte viene avviata nel 1823, per lo più per due o tre passaggi, ad opera della danzatrice italiana Amalia Brugnoli nel balletto La fée et le chevalier, coreografia di Augusto Vestris, celebre danzatore e virtuoso. Nel 1828 vennero inserite per la prima volta nei balletti delle "prese" della danzatrice da parte del partner. Negli anni del Romanticismo il balletto subì il fascino di personaggi, scenari, temi letterari caratterizzati da situazioni tragiche e sentimenti esasperati, così come da ambientazioni fantastiche o tratte da leggende e temi medioevali, in cui facevano la loro comparsa creature magiche, spesso alate, così come fate o spiritelli.

Punte

Come le preparano

Come le fanno

Nel 1832, per la prima volta, Maria Taglioni danzò l'intero balletto La Sylphide, coreografia del padre Filippo Taglioni, sulle punte. La Sylphide cambiò moltissimo lo stile dei balletti, nella tecnica, nella storia e nei costumi e in un certo senso ispirò uno dei grandi capolavori romantici del balletto: Giselle, interpretato per la prima volta all’Opéra di Parigi nel 1841 da Carlotta Grisi.